1950-1959

Gli anni 50 saranno la consacrazione del suo lavoro di ritrattista, impossibile elencarne tutti i lavori: le mostre e i servizi fotografici sono abbastanza documentati ma incompleti.

Nel 1950,Paulo è in Egitto per dei ritratti ,rientra in Italia con numerosi disegni.

1950,21 dicembre muore Trilussa, vari giornali romani pubblicano la foto del disegno fatto da Paulo, come nel 1951 per il primo anniversario della stessa e anche successivamente.

1951,120**Firenze,Vallecchi Editore“ Papini, settant’anni: 9 gennaio 1951‎ “- Pagina 79 foto d’insieme si vedono, da destra, Giuliotti, Papini, Brugnoli, Paolo Ghiglia, Fergusson, Cicognani, Lloyd, Oscar Ghiglia,

1951 a Livorno, entra a far parte del Gruppo Labronico

A Roma del mondo cinema ritrae ancora ,più volte, Fellini e la Masina,Ingrid Bergmann,il regista Rossellini e altri esponenti della futura “dolce vita”.

A Giulietta Masina feci qualche ritratto,nel primo cercai di realizzare un dipinto molto realistico e finito, la ritrassi con i capelli tirati in su ,era ancora per Federico“ la Pallina” e a lui piacque tanto. Non aveva fatto ancora il film “la strada” era una donna umile e intelligente.

Mi piaceva,aveva tale anima,sensibilità da conquistare chiunque : un’eroina,una persona bellissima. Dopo “ la strada”,gli feci un altro ritratto,era diventata più bella,una stella, si truccava diversamente, vestiva in modo elegante, capelli biondi, mossi. La raffigurai come era. un vestitino a quadretti,come un quadro di Holbein. Venne bene,con Federico andammo dal corniciaio per scegliere quella più adatta, mi regalò uno specchio antico, rotondo, che tengo ancora nello studio.”

Ancora un altro dipinto successivo dipinto in due sedute ma di grande intensità con la Masina che ha l’atteggiamento giocoso di “signora che posa” .

Federico Fellini l’ho conosciuto prima della guerra.. giovanissimo..,conosceva Apolloni.. Aldo Fabrizi,Rossellini , ancora non era regista. Dopo un po’ di tempo ci trovammo a vivere nello stesso palazzo..Stavo in via Nicotera, Fellini aveva lo studio sotto di me, all’inizio ci salutavamo solo come condomini.. una sera c’incontrammo in portineria ci intrattenemmo a lungo a parlare ,mi disse che aveva parlato di me con Apolloni.. diventammo amici. Era molto originale, sempre col cappello nero in testa con gli occhioni tristi,vigili,pieni d’interesse per le cose,attento alla vita che lo circondava. Era veramente eccezionale.

Un giorno lo invitai in studio e nacque il primo ritratto: vari disegni prima e lo dipinsi col cappellone nero, una giacca scura e una camicia bianca, un buon dipinto! Nel suo studio gli feci un altro ritratto, con una sciarpa al collo, era carico di dolcezza e mentre posava, dettava i suoi scritti alla segretaria..

In quel periodo ero solo a Roma, Giuliana era a Livorno ..di notte si parlava a lungo e lo ritraevo,si parla di letteratura, arte e pittura e delle sceneggiature dei suoi film, soprattutto;gli chiesi che cosa più gli piacesse e semplicemente mi rispose :la gente. Ricordo di un piccolo quadro molto espressivo, con una mano sul viso,meditava.. con lo sguardo lontano. Quando finalmente il film “la strada “ era uscito ,una sera mi invitò fuori ,aveva una lussuosa macchina nera..un regalo del produttore di quel film.

Fellini e la Masina rimarranno buoni amici per tutta la vita con tutta famiglia Ghiglia, addirittura il figlio Oscar ,futuro Maestro di chitarra classica, è presente nel film “ la dolce vita” dove suona in compagnia di altri in una scena del film… Estrapolato dalla rivista teatrale Dramma del 1975, in una intervista a Diego “ nel film la dolce vita “ho interpretato la parte del “pappone” e nel 1958 ho avuto l’onore di avere Fellini come testimone di nozze.

Anche Rossellini lo conobbe dopo la guerra ,dopo il film “Roma città aperta”,Paulo era spesso a Cinecittà.Nel 1950-1951 l’invito dello stesso a casa per il ritratto alla Ingrid Bergman ,che avvenne dopo l’uscita del film “Stromboli”.

Rossellini mi invitò a casa per fare il ritratto alla Bergman, lei mi fece grande impressione, era come una fata, una figura aristocratica.. iniziai un pastello mi si presentò come se io fossi un obbiettivo cinematografico, si muoveva, roteava, per avere bei movimenti,per vedersi di profilo, davanti, di dietro, ma per un ritratto ci vuole ben altro modo di posare, gli chiesi di fermarsi quando vidi un buona posa durante suoi movimenti : guardava in alto, con i suoi occhi azzurri, bellissimi, con la sua bocca perfetta.Un bel pastello!successivamente gli feci un altro ritratto, più complesso,classico, grande..

Con Fellini e la Masina,Roberto e la Bergman sono uscito varie volte,Rossellini,prima di partire metteva sempre uno o due mazzolini di mammole sul cofano della macchina per le signore presenti nell’auto.. era gentile..

Ancora a Roma,1951-1952, ritrae la signora Giulia Fierro, seconda moglie del Maestro Tenore Giuseppe de Luca, morto nel 1950, la stessa ordina un ritratto postumo del marito, vestito da Rigoletto,il dipinto sarà donato al Metropolitan Museum di New York.

La rivista Metropolitan Opera News121**, volume 17, pagina 3,30,presenta il ritratto eseguito da Paulo del Maestro Giuseppe De Luca donato dalla Signora De Luca

(14)1952,*Roma,16 febbraio- 1 marzo, mostra all’Accademia delle arti di Sant’Andrea , Via Paganini n.7

1952,Roma catalogo con presentazione di Michele Biancale 16 febbraio –1 marzo mostra all’Accademia delle arti di Sant’Andrea122*(pubblicati i ritratti di I.Bergman,Anna Maria Wallace principessa del Drago, Dottor Enrico Giupponi chirurgo degli ospedali romani, Donna Ida Einaudi,Conte Giuseppe Fiorentini, Principessa Maria Celeste Ruspoli)

dal catalogo: estratto del verbale della seduta del 5 febbraio 1952:

E’ posto quindi in discussione la proposta di organizzare una mostra personale del pittore Paulo Ghiglia, recentemente ammesso nei ranghi degli Accademici Effettivi.

Prende parola il Relatore designato,Dottor Sergio Delli,il quale,dopo aver richiamato all’attenzione del Rettore, Don Alberto Bianchi della Torre Duca di Serravalle e del Consiglio Accademico,i meriti artistici e la chiara fama dell’Accademico Paulo Ghiglia,illustrati anche nella pregevole monografia del chiarissimo critico Prof. Biancale,legge la relazione dello stesso autore, dal titolo “ Ritrattistica di Paulo Ghiglia” Il Consiglio Accademico, udita la relazione del Prof: Michele Biancale,preso atto del parere favorevole del Rettore,ha deliberato all’unanimità di aderire alla proposta, concedendo che la Mostra in oggetto sia organizzata a cura e sotto il patrocinio dell’Accademia e abbia luogo entro il corrente mese di febbraio presso la sede dell’Accademia stessa.

Segue un nuovo testo del Biancale in catalogo:

Di tale artista ebbi altra volta a scrivere più a lungo in un tentativo critico di fissare l’impianto della sua pittura e gli immediati sviluppi. Ricordai il periodo post macchiaolo,paesistico ,disegnativo. E toccai della sua quasi fatalità a svolgersi tutto nella ritrattistica sulla base appunto di quel suo carattere disegnativo acuto e mordente e del suo colorismo ricco: due qualità necessarie a dipingere un ritratto. In questa mostra vediamo confermate quelle nostre previsioni che già dal tempo in cui scrivemmo di Ghiglia potevano sembrare realtà. Ma nella presente serie ritrattistica egli mostra di avere comprese molte più cose nella più difficile delle immaginazioni pittoriche qual è quella del ritratto.

E’ noto che questa forma d’arte oscilla fra due pericoli: quello della moda del secolo e dell’anno in cui si eseguisce; e quello,del gesto, se non proprio del tipo, della persona ritratta, strettamente subordinati a presupposti modistici. I pittori che sulla scorta di tali motivi praticano il genere ritratto, se hanno ingegno, si definiscono come rappresentativi di mode e caratteri. Esempi Sargent, Hellen, Boldini. A parte le loro qualità, più estrinseche che veramente intrinseche, rimane il dubbio sulla genuinità della loro arte. Per tornare a Ghiglia ci accorgiamo ch’egli s’è proposto in un modo cosi chiaro tale problema che ha cercato di darne almeno due soluzioni.

Innanzi tutto non ha mai creato nei suoi ritratti, specie femminili, modelli da casa di mode, pur non trascurando la dignità dell’abito: ma ha badato assai più al carattere della persona che gli si poneva di fronte.

Perciò non ha mai inteso dipingere un modello mondano ma un esemplare umano e senza cadere nell’anacronismo. Oltre a ciò ha saputo variare la posa ritrattistica, disancorandola dagli atteggiamenti diventati “cliches” per le riproduzioni dei settimanali illustrati.E’ sempre ufficio dell’arte,di quella vera, riscattare alla semplicità naturale un modo di vivere diventato modulo previsto: nel parlare, nel sedersi, nel bere, nel guardare.

E Vediamo qui certe rapide prese della realtà ricondotte a certi supremi modi d’espressione che ricordano quelli dei secoli passati; fuori dalla fastidiosa imitazione accademica, ma rivissuti da quest’artista toscano che sa ritrovarli nella realtà viva dei suoi modelli. Naturalmente un modello vivente non è un brano di natura in cui l’artista opera con una suprema libertà di interpretazione, ma concedendo alle necessità diciamo pratiche di somiglianza, di tipo, di ambiente, etc. E perciò è gia da rilevare e da porre all’attivo del Ghiglia le rarissime concessioni ch’egli ha fatto in tal senso.Dopo ciò mi sembra cosa agevole classificare, sul piano dell’arte di oggi, la pittura del Ghiglia; anzi: più che classificarla,essendo ciò infine secondaria importanza, intenderla nella sua qualità più vera. Innanzi tutto nella capacità espressiva e rappresentativa d’un genere d’arte quasi abolito dalla pratica dei pittori d’oggi col pretesto ch’esso si presta ad una realta di resa troppo puntuale. E poi nei modi di tale espressione che consideriamo veramente artistica.

In quel periodo (forse anche prima) i ritratti al Maestro Capuana, ancora oggi presenti al Museo della Scala di Milano.

1953,la Società di Storia Patria per la Sicilia orientale123* pubblica per l’Archivio Storico il ritratto dell’Architetto Guido Libertini,eseguito da Paulo alla fine degli anni trenta-inizio anni quaranta.

1954,Roma,strenna dei romanisti123bis**,pagina 4, “articolo su Petrolini” cita Paulo Ghiglia

14bis/Roma, galleria Babuino, mostra, marzo

1954,*Roma FILM-settimana Incom- servizio della mostra alla Galleria Babuino, 5.3.1954

1955,Torino,La Stampa124*,10 febbraio 1955, pag 3: P.Ghiglia ,ritratto al Senatore Ernesto Eula,di Arrigo Benedetti

1955,MILANO,La Scala124bis** rivista dell’opera,edizione 73, PAG. 68, ritratto di Vito Frazzi di P.G

1955,febbraio, Milano, Gina Lollobrigida

(tratto dal sito di Gina Lollobrigida) I pittori e Gina.Trentacinque pittori delle più disparate tendenze, su idea di Walter Pozzi, chiesero a Gina di posare per loro a Milano per quattro giorni, mattina e pomeriggio. Gina accettò, ma era piuttosto emozionata di essere analizzata nel dettaglio da tanti occhi. Bruno Cassinari, Dadi Orsi, Aligi Sassu, Mario Marinelli, Silvio Consadori, Bettina Tea, Barbieri, Cartolani, Guido Tallone, Ajmone, Dova, Frassati, Giampaolo Ravazzi, Parmeggiani, Veronesi, Carpi, Cinci Mondaini, Ghiglia, Vittore Bartolini, Bracchi, Dal Forno, Frecciaerano alcuni dei pittori presenti. Come si può vedere erano rappresentanti di tante scuole diverse: c’erano dei naturalisti, degli impressionisti, degli ottocentisti, e anche dei pittori astratti. Gina possiede oggi il ritratto che le hanno fatto Dova, Ghiglia, Mondaini, Barbieri e Tallone.

In realtà il dipinto Paulo lo esegui a casa dell’attrice a Roma ,come riportato in un giornale del 1958 dove lo stesso pittore racconta l’incontro con la Lollobrigida.

1955,Milano,14.02,Corriere della sera125*,Gina Lollobrigida: Venti ore di posa per 25 pittori.1955,Milano,Corriere della sera126*,15.02 Vignetta su G. Lollobrigida e i pittori. 1955,Milano 18.02,corriere della sera127*,articolo su Gina e i pittori.1955,Milano,corriere della sera128*,Galleria Montenapoleone 6/a.Esposizione dei dipinti raffiguranti la Lollobrigida.

1955129*Firenze catalogo con scritti di P.G

1955130*Roma,Archivio del Senatore Giovanni Alliata di Montereale,Quarta sessione Accademia del Mediterraneo, SANREMO,luglio-ottobre 1955- “Adesioni. Inviti”; 26 ottobre 1955 – 11 febbraio 1956 -Invito a stampa e lettere di:- Paulo Ghiglia;”On.Mo Pittore Paulo Ghiglia, via Tolero 21, ROMA. Mi è gradito comunicarle,nel prossimo novembre avrà luogo ,promosso dalla accademia internazionale del mediterraneo nel quadro dei lavori della IV sessione ordinaria,un convegno di studi sulle “Arti Plastiche e figurative del mediterraneo. Mi auguro che ella ,quale esponente autorevolmente qualificato,vorrà partecipare ai lavori che si svolgeranno nei giorni 16,17,18 novembre nella città di Sanremo.Mi è gradito altresì comunicarle che, durante il loro soggiorno, i Signori Congressisti saranno, a tutti gli effetti,ospiti graditi. In attesa di suo cortese riscontro e riservandomi di inviarle al più presto il programma dei lavori la prego gradire distinti saluti. On.P.pe G.Alliata di Montereale.(tra gli invitati: De Chirico, Carrà ed altri artisti celebri del periodo).

“ts first year of exhibitions included a show of fifty portraits of the “ladies of the diplomatic corps” by Paul Ghiglia, a group exhibition of six Italian artists whom Querel ….. events, such as its 1955 Incontro d’Arte Mediterranea (Meeting for Mediterranean Art), the dedicated arts session it held at its fourth meeting in San Remo.”

(Il primo anno di mostre comprendeva una esposizione di cinquanta ritratti delle “signore del corpo diplomatico” di Paulo Ghiglia, che Querel organizzava alla Feluca eventi, come il suo Incontro d’Arte Mediterranea del 1955 ( Meeting for Mediterranean Art), la sessione artistica dedicata che si è tenuta al suo quarto incontro a San Remo.)

(15)1955,Roma-Galleria La Feluca , giugno, Mostra di Paulo Ghiglia

Tre mesi di lavoro, A giugno del 1955 si inaugura a Roma alla galleria la Feluca una mostra importante: il ritratto a 53 signore del corpo diplomatico e mogli degli ambasciatori, La signora Derna, moglie di Vittore Querel ,direttore e curatore critico della galleria accompagnava Paulo alle ambasciate e consolati di Roma,iniziava il ritratto e lo finiva in una seduta ,due al massimo.”La mostra ebbe un grande successo,all’inaugurazione si bloccò il traffico ,l’arrivo delle auto diplomatiche incuriosiva i passanti,si creò un blocco totale,intervenne anche il prefetto”.Un giornalista presente alla mostra ebbe a dire che Paulo aveva girato il mondo senza muoversi da Roma.

Querel Vittore, critico e giornalista,alla galleria “la feluca” ebbe la bella idea, sfruttando il mondo diplomatico, di far esporre gli artisti dello stesso corpo diplomatico di tutte la parti del mondo, dopo circa sei mesi dall’apertura della stessa galleria incaricò Paulo di ritrarre gli stessi diplomatici,quasi tutti donne,che accettarono di posare per il Pittore più importante di Roma nel ritratto di quel periodo.

In un periodo del 55’ ebbi a fare nel tempo di tre mesi oltre cinquanta ritratti a signore del corpo diplomatico o mogli di ambasciatori. La Signora Querel mi accompagnava ogni mattina negli uffici delle signore presso consolati e ambasciate, mi scarrozzò appunto per tre mesi.. La mostra nella galleria di lei e del marito ebbe enorme successo. A vistarla ,si può dire,che vennero rappresentanti di tutto il mondo,un giornalista che visitò la mostra mi disse- che avevo girato il mondo senza muovermi da Roma-

Molti giornali italiani ed esteri, la televisione italiana e anche estera con ampi servizi fotografici repertati anche dall’istituto Luce recensirono la mostra .

1955130bis*Roma-Galleria La Feluca servizio fotografico ,mostra di P.G

1955133* Sevilla ABC articolo mostra di Roma alla Galleria La Feluca

1955132* Madrid, ABC ,28 luglio. Pag 13,articolo mostra di Roma alla Galleria La Feluca

1955131* Parigi, Le Monde Diplomatique, articolo Mostra a Roma di P.G alla Feluca

1955134* Roma,4.agosto, il corriere della Somalia ,ampio servizio

Dopo questa mostra stanco di belle signore ritornò alla Verna, esponendo poi a Firenze.

1955, Firenze,ritratti a Eva Riccioli e al marito Ingegner Orecchia , a Nadia Lumachi , al commendatore Poggi e altri.

1955124bis** MILANO, La Scala rivista dell’opera,edizione 73, PAG. 68, ritratto di Vito Frazzi di P.G

1955139* Firenze,dal 10 al 21 dicembre mostra alla galleria Firenze, il catalogo è stampato dalla tipografia Etruria,con riproduzioni di ritratti a :Principessa Ruspoli,una pastorella,un ritratto di signora del 1955,quello del comm. Ugo Poggi,del prof. Del Pelo,un ritratto di Giuliana,Olimpia della Verna,una maternità ,il ritratto di Guglielmo Bedarida,un autoritratto,quadri in esterno : agave,la campagna di Chianciano e una bella marina a Antignano. con la presentazione dello stesso Paulo dove rapidamente riassume trent’anni di vita e di lavoro:

Io sono Fiorentino, ma ora farei una mostra a Firenze anche se fossi norvegese e ciò perché mi convinco sempre di più che il giudizio dell’arte che il pubblico fiorentino può dare è da ritenersi fra i più approfonditi e intelligenti. Cominciai a dipingere a sei anni. Ho vissuto nella città natia,con mio padre, fino a diciannove anni: Da Oscar Ghiglia dovevo però allontanarmi: anche se era il mio Maestro, aveva troppa personalità perché io potessi vivergli a lungo vicino. Me ne andai alla Verna a studiare la natura e il ritratto, che ancora è per me una rivelazione continua. Cercai me stesso guidato da Masaccio e Piero della Francesca, più che dai macchiaoli toscani e dagli impressionisti francesi.

Dopo cinque anni fra Firenze e la Verna partii per Parigi, Vidi da vicino gli impressionisti e compresi meglio la conquista che essi costituivano per l’arte. Disegnai moltissimo e studia il ritratto. Dopo molto tempo vissuto fra la miseria e la ricchezza ,tornai in Italia, mi fermai a Roma ed ebbi successo come ritrattista. Dipinsi le più belle rappresentative, signore romane e attrici, ambasciatori, cardinali , principesse. Non avevo bisogno dell’innocuo esperimento cubista ne astrattista: lascia alle cavie l’esperimento. Un giorno, stanco di beltà, desiderai l’orrido, qualcosa anche di disgustoso: nel giardino zoologico trovai ispirazione scimmie, feci visi di macachi,orango, scimpanzè, gorilla.

Era in loro la bassezza umana dei bruti. Esaurita questa vena, tornai alla specie umana.. purificato!Ebbi poi l’occasione di un viaggio in Oriente. Trovai là colore e bellezza. In Egitto feci molto lavoro. Di ritorno a Roma eseguii il ritratto a cinquantatre ambasciatrici: le opere furone esposte alla Feluca e di questa mostra parlò tutto il mondo. Per rinnovare la tavolozza,l’estate scorsa,dopo venticinque anni sono tornato alla Verna. Ho ritrovato in quei luoghi un discorso lasciato a metà. Non credo di averlo finito, Tocca ai dipinti dimostrarlo.

Quel catalogo lo utilizza per varie mostre , cambiando qualche foto all’interno, il colore della copertina e modificando parzialmente la presentazione, forse per la mostra fiorentina alla Spinetti o alla Michelangelo ,alla Gussoni di Milano del 1956 e la mostra di Genova ,ad esempio, sarà con la copertina in rosso, e altri cambiamenti per altre mostre non ancora non “ritrovate”

(17)1956 Mostra a Firenze ,galleria Michelangelo,settembre?

1956140* catalogo di mostra a Firenze scritti di P.G

1956141*,Firenze Foto Locchi servizio della mostra a Firenze (gall Michelangelo)

1956142bis*,FIRENZE,Scena Illustrata,maggio: articolo di Alvaro Bongi:dal padre Oscar, grande Maestro toscano, si sono staccati due sani germogli,Paolo e Valentino.Due figli portati all’espressione pittorica che tramandano,sia pure per diverse vie di temperamento e di interpretazione il nome e l’arte paterna.

(18)1956,Milano,ottobre,galleria Gussoni,mostra di P.G

1956142* Milano, Galleria Gussoni,via Manzoni 45, corriere della sera 19.10 “ Paolo Ghiglia, figlio del noto fiorentino Oscar ordina la sua personale alla galleria Gussoni:La pittura di P.Ghiglia innesta sul natio fondo toscano lo studio dell’impressionismo francese,del vero e del tono naturale. E’ coscienziosa e nutrita di buon mestiere. (M.Lep)

1956143* Milano , corriere della sera, 30.10, “continua con vivo successo la personale del noto ritrattista e paesaggista Paulo Ghiglia.”

1956144**European Art this month,volume1 ,pag 36, le Mostre a Milano :PAULO GHIGLIA..

(19)1956,*Genova, mostra alla galleria Rotta,P.G dal 12-15/-26 novembre

1956145*Genova,catalogo della mostra alla galleria Rotta, scritti di P.G dal 12-15/-26 novembre

1957150bis*Firenze Vallecchi editore,Piero Bargellini “l’Arte del Novecento”

1957150* Roma “il Mediterraneo” 9 febbraio,pag 4-6 Opere Figurative dei Tre Ghiglia di F.Sapori:

La rivista settimanale diretta da Francesco Sapori in Roma pubblica all’interno della stessa un bel servizio su “ Opere figurative di Oscar, Paulo e Valentino Ghiglia due pagine di illustrazioni: a Paulo viene pubblicato il ritratto della Principessa Ruspoli, della signora Luciana Mazzoli, un ritratto di Giuliana e un bel ritratto di una ragazza abruzzese. Oscar con un autoritratto del 1927,magnolia del 1932,lo zuccaio del 1909, un giovane autoritratto del 1901 e infine un disegno del 1910 , Anadioneme, eseguito per una pubblicazione dell’epoca. Valentino con : i girasoli sul cielo, fiori bianchi,sulla Senna,piazza della Concordia a Parigi.Nel testo che parla di Paulo, ormai quasi tutto è conosciuto ,qualche particolare personale che sottolineo:

“ L’anno scorso a causa di una malattia, Paulo ha dovuto sospendere il suo lavoro di ritrattista errante perché richiesto a Roma e a Milano,reclamato a Parigi, a Venezia , dappertutto. Ma,convinto che “morire è una vergogna”,saltò giu dal letto. Guarito. Ed è ritornato a dipingere con qualcosa di nuovo nel cuore e nel pennello.”

Di media età e di media statura, ha una bella testa che ride beffarda, adorna e quasi oppressa da negre lucenti chiome. Tutto lo spicco della faccia, impressa di sana inquietudine,è concentrato negli occhi perforanti. Pensieri e immagini s’alternano in lui rapidamente senza confondersi,danzano in disordine felice: e la sua parlata toscana si giova d’una voce che pare metallo percosso”

“ Artista sano nell’anima e nel corpo. Se la prima dote d’un ritrattista è la simpatia, Paulo è proprio nato per fare ritratti, ritratti all’infinito”

(20) 1957,Londra,Paulo si trova a Londra per dei ritratti su commissione, il lavoro non finisce mai.. si rinnovano le commissioni per nuovi ritratti,decide di organizzare una mostra dei ritratti eseguiti e scrive al suo vecchio amico Annigoni:

Caro Annigoni sono qui in questa magnifica città dove devo rimanere per qualche tempo per dipingere, ti vorrei vedere …tu come stai? .. vorrei chiederti il favore di indicarmi una galleria dove possa esporre, fammi il favore di lasciare ..qualche indirizzo al Basil Hotel di Londra e grazie ,Paulo Ghiglia”.

I due fogli da lettera sono mancanti di un angolo e dove non si leggono delle parole mancanti che possono essere: ti vorrei vedere ;tu come stai; il favore di lasciare: qualche indirizzo.

In effetti ci sono dipinti firmati e datati 1957 London, uno è ,forse, il ritratto di Soraya.

1957151*Forli-ed Cappelli –una formica in ginocchio di I.Miranda, ritratto di P.G

1957*Roma FILM Mondo Libero “ Isa Miranda ritratti di P.G” 13.12.1957

1957, Milano ,la Fondazione Balzan,costituita a Lugano nel 1956grazie allagenerosità di Angela Lina Balzan che, alla morte del padre Eugenio avvenuta nel 1953 e ispirandosi ai suoi propositi, destina il cospicuo patrimonio ereditato a un’opera per onorarne la memoria. Eugenio Francesco Balzan, nato a Badia Polesine (Rovigo) il 20 aprile 1874 da famiglia di proprietari terrieri decaduti, ha passato quasi tutta la sua vita lavorativa al “Corriere della Sera” di Milano.Tramite i primi dirigenti della stessa fondazione vengono ordinati a Paulo i ritratti di Eugenio e della moglie Angelina ormai defunti. Paulo esegue i ritratti che ancora oggi sono nella sede di Milano, saranno pubblicati in seguito varie volte.

Dopo la morte nel 1936 dell’amico e artista Oreste Silvestri,consigliere per gli acquisti d’arte di Eugenio Balzan, ancora una figura di spicco nel panorama artistico italiano dell’epoca affiancava Balzan come amico ma anche come grande esperto d’arte: Giuseppe De Logu, già docente alla facoltà di Architettura di Venezia e direttore della locale Accademia delle Belle Arti.Giuseppe De Logu, fondamentale figura per la conservazione della collezione Balzan, allo scoppio della seconda guerra mondiale aiutava l’amico Balzan a trasferire, per motivi di sicurezza da una Milano sottoposta a bombardamenti, la collezione in Svizzera, dove lo stesso Balzan già risiedeva per lunghi periodi.Per superare difficoltà burocratiche che avrebbero compromesso la proprietà della collezione, ancora una volta interveniva De Logu ad organizzare nell’aprile del 1944, quando i quadri già da alcuni mesi erano in Svizzera, la prima esposizione della raccolta a Zurigo, alla quale seguiva quella di Bellinzona a maggio e infine a Berna a settembre. Nel 1948, a guerra finita, un quadro della collezione Balzan veniva esposto con altre opere a Lugano, per una importante esposizione della pittura dell’Ottocento italiano. Terminata l’esposizione, Balzan riteneva giunto il momento di riportare l’importante patrimonio artistico in Italia e ancora una volta interveniva l’amico Giuseppe De Logu il quale superava non poche difficoltà per le necessarie operazioni doganali, tanto che Balzan moriva improvvisamente a Lugano il 15 luglio 1953 e non riusciva a vedere la sua collezione rientrare in Italia. I dipinti infatti restavano a Venezia fino al 1956, quando sempre per il costante impegno di De Logu e superata ogni traversia burocratica lo stesso consegnava a Milano all’unica erede dell’amico scomparso, la figlia Lina, l’intera collezione.

(21)Roma,1957,dicembre Mostra a Roma (Isa Miranda)galleria?

1957152** Roma,17.12 ,corriere della sera, “sintomo di una evoluzione” popolarizzato a Roma il gusto della pittura. Ne fanno fede le più che quaranta mostre d’arte aperte: alla rinfusa Bartolini,Dudovich,Sironi, Santomaso,Ghiglia, Zauli ecc

1957153* Milano,19.12, corriere della sera,” Una messa in suffragio di Toscanini alla casa di riposo Verdi” con pubblicazione del ritratto di Paulo Ghiglia del Maestro.

1957151* Forli-ed Cappelli, dicembre –una formica in ginocchio di I.Miranda, ritratto di P.G

1957*Roma FILM Mondo Libero “ Isa Miranda ritratti di P.G” 13.12.1957

ISA MIRANDA

Su Isa Miranda ,diecine e diecine di pagine sono state scritte , mi limiterò a qualche pensiero dello stesso Paulo, oltre a citare parte dei servizi dei giornali, delle riviste ,delle televisioni che ne parlarono.

“ Non so se Isa per me è stata una passione, forse amore, ma sò che è stata importante come elemento umano, attraverso il suo viso, ho potuto esprimere sentimenti, emozioni, vibrazioni; ho scoperto tanti personaggi in uno solo, con lei il mio scopo era quello di trovare espressione, stati d’animo, verità. E’ stato importante il lavoro con la Miranda, non è stata solo un’esperienza, ma l’incontro di due artisti che avevano una qualità in comune:quella di poter esternare liberi, le loro verità, dando e ricevendo il massimo per riuscirci.”

1958,Milano, corriere della sera160* sabato 26 aprilea fine maggio a Parigi sarà allestita una mostra di 100 ritratti di Isa Miranda eseguiti dal pittore Paulo Ghiglia,il ritrattista toscano per il quale posarono Arturo Toscanini e Ettore Petrolini

(22)1958, Parigi galleria Ror Volmar 18 giugno 1958 Mostra “100 visages de Isa Miranda”,

1958161**,Parigi galleria Ror Volmar giugno 1958 100 ritratti di Isa Miranda,catalogo

1958162*,Parigi,19 giugno, Corriere della Sera:Isa Miranda in 250 ritratti, nostro servizio particolare:La singolare esposizione a Parigi di un pittore italiano:

E’ abbastanza strano che una galleria d’arte Parigina riservi le sue sale a 250 quadri e disegni che ritraggono tutti un solo volto di donna,specialmente quando la donna è un’attrice straniera.L’attrice cha ha avuto questo onore è Isa Miranda,la quale ha fatto delle mostre eccentriche a Parigi una sua specialità. Le sue bambole fatte con ritagli di stoffa e di cravatte erano state vendute,alcuni anni or sono in una galleria del Faubourg Saint-Honorè durante una mostra di beneficenza.“Alla Galleria Ror Volmar,questa volta, compare come ispiratrice. Paulo Ghiglia,pittore romano specializzato in ritratti di celebrità ha fissato Isa Miranda in 250 pose diverse. Il Figarò,stamani impiega trenta aggettivi per enumerare gli atteggiamenti di colei che sullo schermo fu “ la signora di tutti”.Ma trenta aggettivi non bastano,i quadri sono 250.” Mi riconosco in ognuno di questi dipinti,ha spiegato l’attrice,ognuno di essi è un aspetto di me stessa,un attimo della mia vita. E’ come se Paulo mi avesse tagliato l’anima in 250 pezzi. Paulo Ghiglia ,da parte sua spiegava ai visitatori che un solo quadro non sarebbe certo bastato e per questo aveva dovuto “ fare a pezzi l’anima dell’attrice”.

1958162bis*,Parigi, Corriere della sera, 20 giugno. “ Vivo interesse A Parigi per la mostra di Paulo Ghiglia”

In una galleria d’arte de Rue de Bourgogne, nel quartiere Parigino dei ministeri e delle ambasciate , la Unitalia Film ha aperto ieri una esposizione più unica che rara,100 dipinti e 150 disegni che rappresentano Isa Miranda.

Presente all’inaugurazione anche l’ambasciatore d’Italia Alberto Rossi Longhi. Paulo Ghiglia, ritrattista molto noto, ha fatto con la Miranda un esperimento pittorico che deve avere, se ne ha,pochi precedenti: ha voluto fermare sulle tele il massimo numero delle espressioni di cui un volto è capace ed è riuscito a moltiplicare quadri e disegni grazie alla versatilità fisionomica di un personaggio cosi sensibile come Isa Miranda. L’opera che ne è risultata è il frutto di una intelligente collaborazione. Tutti i ritratti esposti nella galleria parigina sono stati dipinti e disegnati nello spazio di sei mesi. E’ una mostra questa,crediamo, che susciterà parecchio interesse. La mostra coincide con la presentazione al pubblico Parigino del nuovo film “I colpevoli” L’attrice, presente al vernissage, distribuiva copie del suo romanzo “ una formica in ginocchio”a collezionisti, visitatori e amici.( G.S)

1958163**Parigi, Réalités Monthly Magazine,1958,la mostra di P.G 100 visages de Isa Miranda ,pag 13

1958164*,Parigi,France Realites:femina-illustration,

edizione 92-97, Italian Artist Paulo Ghiglia has opened a Paris show of his Paintings consisting entirely of 200 portraits he made of actress Isa Miranda

1958165** ,ANSA, Servizio Fotografico di Isa Miranda e Paulo Ghiglia –i ritratti di P.G

1958166*.Parigi,Paris Match, P.G i ritratti di Isa Miranda, con foto.

1958166bis*,Roma, Corriere della sera, 22.06.1958 dopo il successo di Parigi Isa Miranda ha espresso il desiderio di esporre i suoi dipinti di P.G anche a Roma.:Mi riconosco in tutti i ritratti è come se Ghiglia avesse tagliato la mia anima in 250 pezzi

1958167*,Oklahoma City Daily Oklahoman, June 23, 1958, Page 14,ISA MIRANDA, the stage and screen star, agreed to fly to Paris for the opening of Paolo Ghiglia’s art exposition when she discovered the nature of the paintings.

1958,168** Idaho State Journal 24 JulY 1958 ,pagina 15, Ritratti Isa Miranda, stella del palcoscenico e dello schermo, ha accettato di volare a Parigi per l’apertura dell’arte esposizione di Paolo Ghiglia quando ha scoperto la natura dei dipinti. La mostra si compone di 200 ritratti di Isa Miranda

(23)1958Milano 15.10 Paulo Ghiglia ,I ritratti di Isa Miranda mostra alla Galleria Vinciana,

1958170*Milano,15.10,Corriere della Sera ,inaugurazione della mostra alla Galleria Vinciana. “ Paulo Ghiglia, cento ritratti di Isa Miranda(…seguono vari servizi)

1958171**Art International-Volume 2- Pagina 70

Panorama Mesdag: Vinciana: 15/10; Paulo Ghiglia, paintings, till 29/10 …

1958,*Roma* film luce intervista a Isa Miranda i ritratti di P.G

1958172* Milano,dicembre, Scena Illustrata P.G “i ritratti di Isa Miranda” di Gino Traversi: Paulo Ghiglia autore dei 100 volti di Isa Miranda ha allineato circa 80 ritratti dell’attrice alla Galleria Vinciana di via Manzoni. “Come ritrattista il Ghiglia ha certamente un pregio non comune: quello di saper cogliere ed esprimere il carattere del personaggio. I suoi modi pittorici sono ancorati alla pittura tradizionale italiana”.

Il Traversi aggiunge che ritiene che forse il Ghiglia non riesce ad aggiornarsi pittoricamente.E aggiunge:come disegnatore non manca di immediatezza e, forse, potrebbe eccellere se si dedicasse di più al tema libero. E’ pubblicato un bel disegno di Isa.

1958175*,Milano,Corriere della Sera,12.11, Isa Miranda alla Galleria Vinciana. “ Sei mesi fa Isa Miranda aveva provato a fare un disegno a carbonella.Il pittore Paulo Ghiglia,glielo aveva giudicato insufficiente, anzi lo aveva stracciato. Ma non le fece mancare gli incoraggiamenti. Posa oggi,posa domani per Ghiglia ,discorrendo molto di pittura assimilava seduzione e segreti e dopo qualche mese il fervore è risbocciato.”

1958,*Roma*,13 nov, Caledoscopio Ciak, Terza Pagina, intervista a Isa Miranda i ritratti di P.G

1958176* Firenze, Edizioni Grazia,Novembre “una viuzza che porta al mare”di Isa Miranda, sopracopertina disegno di Paulo Ghiglia

1958177*,Milano ALBA, n.46 del 16.11.”Paulo Ghiglia,il pittore della Haute. servizio di 3 pagine con riproduzioni Nel servizio Paulo si racconta e racconta l’amicizia e la frequentazione con Petrolini, Bonnard, Apolloni e Anton Giulio Bragaglia prima dell’ultima guerra. Gli incontri più recenti avuti con le persone da lui ritratte con le foto di: i coniugi Vallarino,ambasciatore del Panama con le riproduzioni degli stessi,l’artista e i due ritratti;un brindisi con Emma Danieli davanti al ritratto della stessa,un ritratto della Masina,quello di Cecilia Gronchi, quattro di Isa Miranda, Ingrid Bergman, Gina Lollobrigida. Con aneddoti,ricordi ed altro su Aldo Fabrizi, Fellini, la Masina,Isa Miranda, Emma Danieli, Marisa Merlini, Anna Magnani.Quello della Lollobrigida racconta Paulo dove ricorda un ritratto del 1955 eseguito a casa di lei durato venti pose:

l’attrice abitava allora in una casa vicino alla via Salaria,quando suonai il campanello sentii i rumore dei tacchetti venire verso il portone d’ingresso , mi trovai faccia a faccia con la diva. Mi prese a braccetto e mi portò in salotto. Era di una semplicità straordinaria, cordiale ,amichevole. Durante i nostri incontri mi fece vedere i suoi dipinti e disegni di quando era al liceo artistico: si era ispirata alla scuola degli impressionisti, anche se con mano incerta per la giovane età, si capiva che sapeva adoperare il colore. Gina posava per me due ore al giorno con la pazienza più dell’allieva che della cliente. dopo venti pose gli consegnai uno dei ritratti più riusciti della mia vita.”

Il ritratto venne pubblicato varie volte e ha partecipato ad esposizioni insieme agli altri ritratti di altri pittori che in quell’anno immortalarono la Lollobrigida.

1958178*Milano,26.11,Corriere della Sera, Presentazione al circolo della stampa del film di Unitalia Film “ un pittore ,un’attrice cento volti, Paulo Ghiglia e Isa Miranda.”

1958179*,Milano,ALBA,n.49 del 7.12.1958 “l’ultima Miranda “ di Donio Scionti

1958180* Scena Illustrata,dicembre,1958, le mostre a Milano, recensione di Gino Traversa, della mostra alla Vinciana di Paulo Ghiglia,pag 7.

1958-1959, Roma ,il ritratto alla mamma di Indro Montanelli: colloco pressappoco in questi due anni il ritratto alla madre di Montanelli, sono ancora alla ricerca della rivista della pubblicazione del ritratto di cui parla Paulo:” Indro Montanelli lo conobbi a casa sua, dove andavo tutti i giorni a fare il ritratto alla mamma, riuscì molto bene e fu pubblicato su una rivista “ Europa” insieme all’articolo del figlio dedicato a lei,donna Fiorentina,intelligente che lo salvò dalla fucilazione in tempo di guerra. Lavorai a questo ritratto una settimana, e rimanevo a pranzo da loro,conobbi bene anche Indro che poco tempo dopo mi onorò della sua presentazione nella mia monografia curata da Pestellini.”

Il Dipinto attualmente è alla fondazione Montanelli, nello studio-museo di Milano , contattai la fondazione per vedere il dipinto ,per capire se ci fosse stato al retro la data di esecuzione,purtroppo niente data,solo un timbro sfuocato : galleria 40 Roma.

1959185*,Londra, the Sketch, febbraio- articolo su P.G,(in foto ritratto alla Borbone di Parma).

1959186*Milano,marzoIl Candido “ ritratto al Papa” di P.G- pag 6-9 servizio di Giorgio Pillon e Amedeo Bassi.

Paulo ha incarico da un antico ordine religioso italiano di fare il ritratto al Papa Giovanni XXIII per collocarlo in una loro sede,viene fissata una seduta nella sala delle udienze alla sinistra del trono dove il papa riceve.

La rivista Il Candido ha ,in esclusiva, il servizio da pubblicare sul giornale, Giorgio Pillon e Amedeo Bassi sono gli incaricati dello stesso. Nella copertina del numero 12 del 22 marzo 1959 “faccio il ritratto al papa”con due disegni preparatori del dipinto. Fra le pagine all’interno del servizio titoli oltre che a dieci riproduzioni preparatorie e un’insieme della sua famiglia :Paulo Ghiglia lavora presso il trono delle udienze, mentre Giovanni XXIII si rivolge paterno ai pellegrini. Il pittore fiorentino spirito bizzarro scrive: davanti a lui ci si sente subito buoni .Da quando ho cominciato questo lavoro non riesco più a litigare.

Troppo lungo il servizio per trascriverlo comunque Paulo parla del suo passato, dell’importanza di aver conosciuto Petrolini e Toscanini,scrive dell’incontro con il pontefice che vide per due volte nella stessa sala.

A domande di Pillon risponde inoltre dei ritratti eseguiti:il più famoso, il più grande, il più pagato..e va bene questo lo scrivo!..a Gianni Agnelli vestito in costume da cavallerizzo,quello più elaborato,ed altre richieste curiose..

Paulo racconterà più tardi che il ritratto di Giovanni XXIII non venne ritirato, nonostante le sue sollecitazioni. Meglio! tempo dopo venne acquistato dalla fondazione Balzan ,il dipinto che oggi si trova nella sede di Zurigo ,i ritratti che fece di Eugenio Balzan e della moglie Angelina,sono collocati nella sede di Milano.Aggiungo che il bozzetto preparatorio pubblicato in copertina del Candido è,oggi,in mio possesso con vanto e soddisfazione..

Grazie a questo fortunato ,ma meritato,interesse della Fondazione Balzan successivamente Paulo lavorò per molto tempo in Svizzera per banchieri e per altri ricchi committenti. Il dipinto venne ritirato dopo il 1962 o addirittura al ritorno dagli stati uniti nel 1964.. ho una foto che immortala Paulo mentre guarda il dipinto, ancora nel suo studio, e vicino a quello del papa ..il ritratto del presidente Segni in attesa di essere completato (che è del 1961-1962)

Oggi la Fondazione Balzan ha carattere internazionale e agisce attraverso due sedi: una di diritto italiano e l’altra di diritto svizzero:

La Fondazione Internazionale E. Balzan – “Premio”, con sede a Milano, ha lo scopo di incoraggiare, senza distinzioni di nazionalità, di razza e di religione, la cultura, le scienze e le più meritevoli iniziative umanitarie, di pace e di fratellanza fra i popoli. Vi provvede attraverso l’assegnazione annuale di quattro premi nelle categorie “lettere, scienze morali e arti” e “scienze fisiche, matematiche, naturali e medicina”.

1959187* Scena Illustrata ,aprile, P.G ,copertina con un ritratto di I.Miranda

1959188* Londra Dicembre,,Theatre World ,articolo sulla mostra dei ritratti di I Miranda

(24)1959,*Roma mostra alla galleria Benvenuti dal 1 dicembre al 20 dicembre 1959-

1959189* Roma invito della mostra galleria Benvenuti dal 1 dicembre al 20 dicembre 1959-“Paulo Ghiglia la prega intervenire all’inaugurazione della mostra personale nella galleria d’arte della professoressa Benvenuti,via delle 4 Fontane 16,il 1 dicembre alle ore 17

1959,*Roma FILM,Orizzonte Cinematografico, ,dicembre, P.G alla galleria Benvenuti

1959190** a Roma l’Europeo pubblica il servizio P.G e la foto della madre di Montanelli e la rivista Costume con un ampio servizio di “girus” P.G – dicembre)

1950-1959: in ordine sparso un elenco delle personalità ‘,dipinte in quel decennio: Alberto Lenzi industriale,l’industriale Palmieri di Grosseto,il Maestro compositore Carlo Innocenzi,conosciuto sul set di “Antonio da Padova del 1949, il Maestro Escobar,Pio Sili,La madre di Indro Montanelli.. del quale cercherò di ampliare più notizie possibili, grazie anche all’eco che tale dipinto suscitò.., l’ingegner Violati proprietario di Sangemini e Ferrarelle che si occupò per molto tempo del lavoro di Paulo, acquistò molti lavori che furono inseriti anche presso la società Acqua Marcia di Roma, azionista della stessa, che collocò nei vari alberghi di proprietà della società.

Il Ritratto a Giorgio Albertazzi:” ricordo con interesse Albertazzi quando venne nel mio studio per un ritratto, il suo volto mi riuscì con una bella espressione”.

Recentemente ho acquisito un dipinto del 1955, bello, grande “staccato dalla parete da uno degli alberghi di proprietà della stessa Acquamarcia” e messo in vendita da una “casa d’aste” romana al quale è stato affidata la vendita degli arredi di parte degli immobili.